Se
qualche anno fa mi chiedevi “cosa cerchi?”, “cosa desideri?”,
probabilmente ti avrei detto che aspettavo la mia prossima vacanza, che
stavo risparmiando per comprare qualcosa di speciale e molto costoso, o
peggio ancora, che mentre lavoravo aspettavo la pensione per potermi
riposare e godere finalmente di una vita tranquilla...
Ora
non lo posso più dire perché per prima cosa non ho più soldi per andare
in vacanza o per comprare qualcosa di costoso e per seconda cosa il
governo ci ha allontanato così tanto la pensione che se continuo ad
andare avanti con un ritmo così incessante penso non ci arriverò mai
alla pensione perché ce la toglieranno completamente!
Allora?! Cosa mi rimane da fare?!
Non è forse arrivato il momento del “qui ed ora”?
Ora voglio comportarmi in modo diverso.
Ora
mi rendo conto che queste nozioni per essere felici non sono giuste per
me, che certe cose non le ho, perché troppo costose per le mie tasche
ma anche perché non le aspetto.
Ora voglio vivere piccoli pezzi di felicità quotidiana.
Ora voglio essere felice ed appagata adesso senza bisogno di dover aspettare qualcosa o qualcuno.
Il
punto di partenza che ho sempre sbagliato nella mia vita è basare la
mia felicità/soddisfazione sull'ottenimento di cose materiali.
Cosa
accadeva se non ottenevo ciò che volevo? Cadevo in uno stato di
insoddisfazione e tristezza direi quasi una malinconia depressiva. Ero
pure invidiosa, certo! Di tutte quelle persone che possedevano cose che
io non avevo e che non potevo permettermi!
Non capivo ancora che non avevo bisogno di cose per essere felici ora e qui.
Essenzialmente dovevo riuscire a rompere lo schema per cui volevo sempre di più.
Dovevo
riuscire a trovare la felicità, che continuavo a rincorrere e non
riuscivo mai a raggiungere perché non ero mai appagata in quello che
già avevo.
Dovevo
riuscire a fermarmi e riflettere, invece di rimandare sempre la mia
felicità, legando la mia soddisfazione a cose materiali fuori dalla mia
portata.
Invece
dovevo continuare a correre per ottenere qualcosa che avevo lungamente
desiderato per raggiungere una felicità effimera, che scompare nel giro
di poco tempo.
Quante volte l’ho sperimentato.
E dopo che cosa facevo?
Mi fissavo una nuova meta. Cercavo un nuovo oggetto del desiderio da possedere.
Tutto
questo fortemente alimentato dalla pubblicità e dalla televisione che
proponeva con forza una marea di oggetti da desiderare perché
fondamentali per il proprio benessere.
Un
circolo vizioso che mi faceva allontanare dal centro di me stessa,
spostandomi verso equilibri lontani e che non mi assomigliavano.
Oggi ho deciso invece di prendermi un po’ di tempo per me!
Ho
deciso di prendermi un po’ di tempo per ripensare a come spendere il
mio tempo ed i miei soldi e credo proprio che non me ne pentirò.