venerdì


Con un'alimentazione vegetariana si risparmia

Sono due anni che sono vegetariana.
Non bevo più latte, uso pochissime uova ma uso il miele e quindi non mi posso definire vegana.
Ho trovato molti miglioramenti nella mia salute da quando ho cambiato alimentazione anche perchè cerco di avere un'alimentazione salutista (ho eliminato caffè, fritti, formaggi grassi e burro) <<continua a leggere>>

Se smetto di comperare cose inutili... quanto posso risparmiare?

E' già da più di due anni che sto cercando di ridurre le spese,..........
Ero una perfetta consumatrice che si beveva volentieri durante il giorno 3 o 4 caffé al bar ed aperitivi nel tardo pomeriggio. ............... Era uno stile di vita che si rivelava sempre più insostenibile.
L'ansia e la frustrazione per la difficoltà di arrivare a fine mese, era enorme.
Poi, arrivata la consapevolezza che “non me lo potevo più permettere” ho deciso di smettere di sperperare il mio povero stipendio. <<continua a leggere>>

giovedì

Mi curo in modo naturale con le erbe a costo zero

Al giorno d’oggi siamo così abituati ad acquistare infusi e tisane confezionate da non pensare alla possibilità di preparare alcuni di essi a costo zero.

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1) Camomilla
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Ho abbandonato l'abitudine di acquistare l'infuso in bustine scegliendo di coltivare camomilla (Chamomilla matricaria) in vaso.

2) Malva

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I preparati di malva attenuano lo stato di infiammazione della bocca e della gola, sono espettoranti in caso di bronchiti e catarro, calmano le infiammazioni, regolano l’intestino e ne calmano i dolori.
3) Menta<< continua a leggere>>
La menta (Mentha piperita) è semplicissima da coltivare in vaso.  Dalle foglie di menta si ottiene un infuso rinfrescante da consumare preferibilmente tiepido o freddo ed a cui è possibile aggiungere alcune gocce di succo di limone, che daranno un buonissimo sapore.

4) Tarassaco
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Tarassaco: verdura donata dalla natura ....
Il tarassaco (Taraxacum officinale) o dente di leone cresce spontaneamente in prati e giardini e lo raccolgo in primavera in luoghi lontani dal traffico.

5) Mora
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Le more di rovo le utilizzo fresche per la preparazione di infusi a costo zero.

6) Ortica
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E' difficile trovarne nei mesi invernali ma con l'aiuto di guanti, le lascio poi essiccare per la preparazione di infusi dalle propietà diuretiche e drenanti..


7) Lavanda
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La lavanda (Lavandula angustifolia) può essere facilmente coltivata in vaso oppure raccolta nelle zone in cui la sua crescita è spontanea

8) Salvia
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 Le sua foglie possono essere utilizzate fresche per ottenere un infuso dal sapore gradevole e dalle note proprietà digestive.

9) Melissa
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Le cime fiorite della melissa possono essere essiccate ed utilizzate per la preparazione di infusi rilassanti

10) Calendula
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I fiori di calendula e le sue foglie possono essere utilizzate freschi per la preparazione di infusi utili a combattere il raffreddore e di tosse,

mercoledì

Disintossicarsi con tre giorni di digiuno

Non è la prima volta che faccio tre giorni di digiuno


Leggi anche: diario di tre giorni di digiuno

Ormai è passato più di un mese dall'ultimo fatto in casa con tutta la famiglia ed ora il mio corpo mi dice di rifare quell'esperienza che mi ha disintossicato e depurato.
Ultimamente ho sgarrato troppo con il mangiare ed ho iniziato a soffrire di mal di testa, stanchezza e disturbi intestinali. Quindi ho pensato di ascoltare il mio corpo che mi chiede di disintossicarsi per stare meglio.
<<continua a leggere>>

martedì

Tarassaco, verdura donata dalla natura gratuitamente!

Tarassaco dell'argine vicino a casa mia colto, lavato e lessato in attesa di ripassarlo in padella
con aglio e salame (facoltativo) come facevano i contadini un tempo. La mia amata nonna Teresina mi portava con sé a raccoglierlo in campo quando ero bambina. Donne andate nei campi !... Il prato è pieno di buon cibo verde sano e nutriente. Io non metto il salame ma uso un po' di shoyu per insaporire e tanto aglio.
Oppure dopo averlo lessato lo faccio scaldare in un buon trito di cipolla carote  sedano e aglio .

giovedì

MENU' low cost buonissimo e salutare

Spesso succedeva che mio marito (uomo buono e generoso) mi portava a mangiare fuori ed io ne ero felice fino al giorno che mi ha spiegato perchè.
Un giorno mi confessa che il mio modo di far da mangiare salutista e vegetariano lo aprezzava molto ma spesso si alzava da tavola che aveva ancora fame così da desiderare di mangiare fuori e potersi finalmente alzare da tavola sazio. Ho iniziato quindi a fare dei menù con più portate e più sazianti. Un esempio lo trovate qui sotto.
Antipasto: Insalata con sedano e semi di sesamo tostati.
Primo: Pasta  con sugo di ceci pomodoro e rucola.
Pane ai 7 cereali con olive e formaggio.
dessert: fragole (frutto di stagione)
Bevande : Acqua del rubinetto e  della buona Sangrìa

Costo totale per 5 persone adulte 4 euro

Altro esempio

Antipasto: Insalata di rucola e fragole
Primo: Risotto ai bruscansi
Secondo: patate con fiori di sambuco
Pane fatto in casa ai 7 cerealiInsalata con carote e semi di girasole
dessert: fragole (frutto di stagione)
Bevande : Acqua del rubinetto e  della buona Sangrìa

lunedì

Pasta con sugo di ceci pomodoro e rucola

Ingredienti

500 gr. di pasta corta 
1 scatola Ceci in scatola
500 gr. Polpa di pomodoro
1/2 Cipolla e due spicchi d'aglio
q.b.Vino rosso
1 mazzetto Erbe aromatiche (io uso il sale dei quattro ladroni modificato da me!)
q.b.Olio extravergine d'oliva
q.b. trito di Rucola
q.b.Sale

Preparazione

In una pentola con 1/2 bicchiere d'acqua fate stufare l'olio la cipolla tritata ed i due spicchi d'aglio. Aggiungete  la polpa di pomodoro, le erbe aromatiche (oppure il sale dei quattro ladroni), il vino, salate e cuocete a fuoco moderato per 15 minuti, quindi aggiungete i ceci sgocciolati e continuate la cottura per 10 minuti. Cuocete le pasta corta  in acqua salata, scolatela e conditela con il sugo di ceci .
Alla fine spolverizzare con della rucola tritata al posto del grana  (ricetta vegan) oppure con del grana gratuggiato per chi come mio marito non riesce a farne senza!
NB: Ma vi assicuro che senza grana è buonissima!! :-)

Insalata veloce buona ed economica!

E' arrivata la primavera e con lei ho messo da parte le mie buonissime zuppe invernali ed ho riaperto il capitolo delle insalatone di tutti i tipi e gusti.
Quelle che uso di più sono come sempre le più economiche veloci e salutari che conosca e che in questo post inserisco un piccolo assaggio:

Insalata di fragole e rucola: E' la mia preferita adatta a questo periodo che le fragole costano poco. E' una insalata molto particolare dove vi è uno stuzzicante incontro tra il sapore dolce delle fragole e quello amaro della rucola.
Ingredienti:
300 gr di fragole 300 gr di rucola (io la preferisco mista con songino o valeriana, o misticanza)
100 gr di parmigiano in scaglie
q.b. di olio extravergine d'oliva
q.b. di aceto balsamico (la glassa)
q.b. di sale (io preferisco il gommasio )
Preparazione:
Per preparare l'insalata di fragole e rucola si inizia a lavare la rucola, se preferite fare come me aggiungo valeriana, o misticanza o altro a scelta e le fragole.
Riunite le verdure in una ciotola e conditele con sale e olio, mescolandole bene.
Togliete il picciolo dalle fragole, poi tagliatele in quarti per ottenere degli spicchi ed unitele alle verdure, aggiungendo anche il formaggio in scaglie.
Mescolate bene, ma delicatamente per non rompere le fragole.
Si può ora terminare con un po' di glassa all'aceto balsamico e portare in tavola.

Lattuga con sedano e semi di sesamo
Pulisci bene la lattuga: taglia il torsolo, elimina le foglie (o parti di esse) sciupate o troppo dure. Taglia i cuori di lattuga in quarti e lavala con cura in abbondante acqua fredda. Togli i filamenti alle coste di sedano, taglia la parte dura vicina alle radici, togli le foglie (ma tieni da parte le più belle) tagliale a tronchetti e lavale bene sotto acqua corrente.
Scola bene sia la lattuga che il sedano con la centrifuga apposita.  Taglia a fettine sottili il sedano e taglia a scaglie il grana. Aggiungi all'insalata per prima cosa l'olio extravergine di oliva poi il sedano, il formaggio a scaglie una manciata di semi di sesamo .
Poi aggiungi l'aceto balsamico, sale (o gommasio) pepe mescola bene amalgamando il tutto. Guarnisci con le foglie di sedano che avevi messo da parte.




domenica

Prodotti che non acquisto più !

Panna da cucina
Questa Panna vegan  sostituisce completamente quella del supermercato e da quando ho imparato a farla non la compro più perchè velocissima e buonissima. <<continua a leggere>>

Cotton fioc . Non li acquisterò mai poichè credo che siano fra i prodotti più inutili che abbia mai visto!
articolo: perchè non bisogna usare i cotton fioc per pulirsi le orecchie i possibili danni

Essere felice qui ed ora

Se qualche anno fa mi chiedevi “cosa cerchi?”, “cosa desideri?”, probabilmente ti avrei detto che aspettavo la mia  prossima vacanza, che stavo risparmiando per comprare qualcosa di speciale e molto costoso, o peggio ancora, che mentre lavoravo aspettavo  la pensione per potermi riposare e godere finalmente di una vita tranquilla...
Ora non lo posso più dire perché per prima cosa non ho più soldi per andare in vacanza o per comprare qualcosa di costoso e per seconda cosa il governo ci ha allontanato così tanto la pensione che se continuo ad andare  avanti con un ritmo così incessante penso non ci arriverò mai alla pensione perché ce la toglieranno completamente!
Allora?! Cosa mi rimane da fare?!
Non è forse arrivato il momento del “qui ed ora”?
Sostanzialmente ho passato il 90% della mia vita trascorsa aspettando qualcosa.
Ora voglio comportarmi in modo diverso.
Ora mi rendo conto che queste nozioni per essere felici non sono giuste per me, che certe cose non le ho, perché troppo costose per le mie tasche ma anche perché non le aspetto.
Ora voglio vivere piccoli pezzi di felicità quotidiana.
Ora voglio essere felice ed appagata adesso senza bisogno di dover aspettare qualcosa o qualcuno.

Il punto di partenza che ho sempre sbagliato nella mia vita  è basare la mia felicità/soddisfazione sull'ottenimento di cose materiali.
Cosa accadeva  se non ottenevo ciò che volevo? Cadevo in uno stato di insoddisfazione e tristezza direi quasi una malinconia depressiva. Ero pure invidiosa, certo! Di tutte quelle persone che possedevano cose che io non avevo e che non potevo permettermi!
Non capivo ancora che non avevo  bisogno di cose per essere felici ora e qui.
Essenzialmente dovevo riuscire a rompere lo schema per cui volevo sempre di più.
Dovevo riuscire a  trovare la felicità, che continuavo a rincorrere e non riuscivo mai a raggiungere  perché non ero mai appagata  in quello che già avevo.
Dovevo riuscire a fermarmi e riflettere,  invece di rimandare sempre la mia felicità, legando la mia soddisfazione a cose materiali fuori dalla mia portata.
Invece dovevo continuare a correre per ottenere qualcosa che avevo lungamente desiderato per raggiungere una felicità effimera, che scompare nel giro di poco tempo.
Quante volte l’ho sperimentato.
E dopo che cosa facevo?
Mi fissavo una nuova meta. Cercavo un nuovo oggetto del desiderio da possedere.
Tutto questo fortemente alimentato dalla pubblicità e dalla televisione che proponeva con forza una marea di oggetti da desiderare perché fondamentali per il proprio benessere.
Un circolo vizioso che mi faceva allontanare dal centro di me stessa, spostandomi verso equilibri lontani e che non mi assomigliavano.
 Oggi ho deciso invece di prendermi un po’ di tempo per me!
Ho deciso di prendermi un po’ di tempo per ripensare a come spendere il mio tempo ed i miei soldi e credo proprio che non me ne pentirò.

lunedì

Disintossicarsi con tre giorni di digiuno

Non è la prima volta che faccio tre giorni di digiuno


Leggi anche: diario di tre giorni di digiuno

Ormai è passato più di un mese dall'ultimo fatto in casa con tutta la famiglia ed ora il mio corpo mi dice di rifare quell'esperienza che mi ha disintossicato e depurato.
Ultimamente ho sgarrato troppo con il mangiare ed ho iniziato a soffrire di mal di testa, stanchezza e disturbi intestinali. Quindi ho pensato di ascoltare il mio corpo che mi chiede di disintossicarsi per stare meglio.
Ebbene si, avete capito bene, in questo post parlo di digiuno.
In questi tre giorni voglio fare un resetaggio completo dell’organismo, depurarmi, disintossicarmi e ripartire più energica.
Un Naturopata mi ha insegnato a fare digiuno in modo monitorato, poichè la pratica di digiuno è una cosa seria ed è estremamente negativo «il fai da te» senza nessuna conoscenza e studio.
Finalmente ieri ho preso il coraggio a due mani e mi sono recata nel B&B di mio mariti a Bassano del Grappa, per iniziare la mia esperienza di digiunoterapia senza figlie/figli che mi girano intorno mangiando «schifezze» e desideri di pranzi e cene succulenti da parte loro!
Perchè digiunare?
I motivi possono essere tanti, i miei sono legati ad un desiderio di disintossicazione e rieducazione alimentare.

Digiunare dà anche molta più consapevolezza di quello che si è e di quello che si sa fare ( il digiuno è molto usato in molte religioni per fortificare lo spirito).

Il fatto è che una volta che hai acquistato consapevolezza, hai uno strumento in più per operare una scelta, ma l’ultima parola spetta sempre… alle tue mani… ovvero a quello che decidi di mettere in tavola.
Se poi si sta in famiglia, e gli altri componenti non seguono il tuo regime alimentare, e  appena apri il frigo ti trovi davanti: torte, creme, sformati vari è finita!
Poi appena apri un cassetto senti il profumo del cioccolato che ti gratta il naso, o più semplicemente arrivi a casa e trovi invece dell’insalata che avevi intenzione di prepararti, un bel piatto di pasta (con farina bianca e sugo di carne di maiale) pronto e fumante che chiama il tuo nome allora non c'è più niente da fare si può solo mangiare.
In questi casi è facile iniziare a dimenticarsi gli effetti nocivi della farina, zucchero, sale, latte ecc.
Insomma, in tutto questa perdita di memoria, sono ingrassata ed i miei diverticoli - che ogni tanto si risvegliano e si fanno sentire - mi stavano dicendo STOP!

Se vogliamo poi, si può aggiungere che il mio fiondarmi sul cibo è anche rinforzato da un discorso emotivo. Quando torno dal lavoro non guardo in faccia niente e nessuno e mi fiondo in cucina dove mangio qualsiasi cosa sia commestibile!
Inoltre  quando non sono centrata su me stessa e consapevole di quello che sono e voglio, è facile per me mangiare il cioccolatino in più dopo il pasto, o un doppio piatto di riso o di pasta, per niente  integrale e biologico oppure un gelato o una pizzetta a merenda ecc…
Insomma, sentivo che era arrivato il momento di ribaltare la situazione, anche in modo drastico.
Sentivo che era arrivato il momento di sperimentare alcuni giorni di digiuno, per riscoprire poi, un nuovo approccio al cibo.
L’idea era quella di ripulirmi da dentro, di far uscire tossine e resettare l’organismo, facendo riposare lo stomaco e l'intestino dai continui sforzi nello scomporre gli alimenti, cercando i nutrienti che faceva sempre più fatica a trovare dato quello che mangiavo.
Avevo bisogno di un cambiamento, non mi andava di continuare così.
Non è il mio primo digiuno ripeto. Effetto dei diguini precedenti? Dolci, gelati, mix di piatti che mi appesantivano, non mi andavano più. Il gusto di prodotti naturali, freschi e leggeri li stavo apprezzando sempre di più e mi sentivo in armonia con essi.
In questo modo mi stavo avvicinando, a quella filosofia espressa anche nel digiuno, di rieducazione alimentare. L'incontro con una Naturopata è stato fondamentale.
Lei mi ha insegnato come si digiuna.
L’idea di digiunare per resettare l’organismo e riprendere a mangiare in modo corretto, non era l'unica cosa valida da fare, perchè voleva dire solo bloccare il problema cibo-emotività, non risolverlo. Quello di cui avevo bisogno invece, era riavvicinarmi al cibo in modo diverso, riscoprendo il piacere del gusto anche in pasti semplici come per esempio un piatto di sole verdure. In questo è stata molto utile il suo insegnamento.
Comunque, ora eccomi qui a Bassano per tre giorni consecutivi a  provare questa astensione volontaria dal cibo.
Questo diario lo uso per esprimere come mi sento e quindi mi aiuta a monitorare il mio digiuno per non avere problemi di salute.
Ogni mattina mi misuro la pressione, il peso ed il battito cardiaco così da non avere problemi.
In questi 3 giorni è andato tutto abbastanza bene. Non ho avuto problemi, pressione sempre nei valori e battito regolare. Ero consapevole che al primo notare di  irregolarità avrei smesso il digiuno immediatamente e gradatamente tornare ad una dieta solida.
Voglio aggiungere però che se una persona fa il digiuno  solo per un discorso di peso,  non è detto che il digiuno faccia ottenere i risultati migliori, ed in poco tempo non recuperi il peso che hai perso. La motivazione del digiuno deve essere diversa.
La domanda che le mie figlie mi hanno fatto è stata: Che ci fai a Bassano tutto il giorno?
Francamente è la stessa domanda che mi sono fatta io prima di partire.
Poi una volta a Bassano mi sono organizzata.
Tre giorni all’insegna del relax, in cui ho fatto passeggiate nella bellissima Bassano città e lungo il fiume Brenta. Purtroppo è anche piovuto e quindi sono dovuta rimanere in casa, scrivere  con il PC e riordinare casa. 
Ecco qui il diario del digiuno:
Già il venerdì mi sono preparata al fatto che il giorno successivo avrei digiunato facendo una colazione che inizia appena sveglia con mezzo bicchiere di acqua calda e la spremuta di mezzo limone.


 Poi mi sono fatta 2 bustine di thè verde in un litro di acqua bollente che ho bevuto durante l'arco della giornata.  Così ho lavorato per l'intera giornata facendo un pranzo leggero in mensa dove ho saltato il primo e come secondo ho preso un'insalatona mista di carote cavolo capuccio fagiolini e lattuga condito con poco olio di semi una spruzzata di peperoncino e pochissimo sale (questo passa la mensa!)  ed un pezzo di merluzzo fatto con un sughetto che ho rigorosamente lasciato nel piatto!
Alla fine comunque ero soddisfatta . Per merenda ho mangiato un'arancio, e poi sono andata a Bassano con mio marito. Alla sera ho sgarrato un po' mangiando una leggera pizza margherita ma questo si fa quando si cena con parenti!
I° giorno di digiuno:
Sono rimasta nel letto per un bel po', poi ho fatto la mia solita colazione (vedi venerdì). Questo mi aiuta ad andare in bagno tutte le mattine con regolarità altrimenti tendo ad essere  stitica.
Poi una bella e lunga passeggiata tra le vie di Bassano anche perchè al sabato c'è mercato e si vedono tante cose carine ed economiche.
Tornata a casa mi sono preparata il mio pomeriggio super rilassante!
Mi sono immersa in una caldissima vasca da bagno con sali rilassanti e musica di sottofondo.
Un bagno caldo con dei sali rilassanti (fatti da me a costo bassissimo)  e con dentro del bicarbonato ed una tisana di fiori di lavanda è stata propio una mano santa!  Poi mi sono lavata i capelli e mi sono fatta un massaggio con un oliolita (fatto da me).
Finito questo sono andata in camera per fare Training Autogeno che mi ha insegnato un bravo psicologo durante un corso che ho frequentato l'anno scorso.
In viso mi sono messa una maschera di limone e sugli occhi delle bustine da thè (quello fatto al mattino perchè a casa mia non si butta niente!)  poi quando mi sono alzata una buona crema antirughe e mi sono sentita rinata.
Guardandomi allo specchio già sembravo ringiovanita di qualche anno, la pelle morbida gli occhi non più arrossati dall'uso eccessivo del PC e la tensione sul viso sparita.
Ho trascorso il poco pomeriggio rimasto a mettere in ordine la casa ed ho scritto la mia «confessione di fede» (spiego in un altro post di che cosa si tratta).  Poi alla sera  è tornato mio marito ed abbiamo parlato, lui ha mangiato ed io ho bevuto una spremuta d'arancio quindi  una bella lettura ed a nanna per affrontare il secondo giorno di digiuno!
II° giorno di digiuno:
Ho ripetuto quello fatto il giorno prima con qualche piccola variante . Bassano del grappa è bella in qualsiasi periodo dell'anno. Non ho potuto però passeggiare all'aria aperta perchè pioveva e c'era un vento terribile.       
Nel pomeriggio, oltre a fare il Training Autogeno, maschere e creme varie siamo dovuti partire per tornare a casa e partecipare ad una riunione del direttivo del Milk Center
 e poi a letto sempre più disintossicata e rinata dopo questo secondo giorno di digiuno.
III° giorno di digiuno:
Il mattino è stato simile al precedente anche se ero a casa, poi il pomeriggio mi sono messa a pulire la camera da letto e fare la mia prima fermentazione di frutta (fervida spiego in un altro post di cosa si tratta) poi alla sera sono andata ad un corso per riconoscere ed usare le erbe selvatiche.
Alla sera ho bevuto una spremuta d'arancio e mangiato un po' di lenticchie speziate  ponendo fine al mio digiuno.

Mi sono accorto che quando si digiuna, il corpo e la mente richiedono una serie di attività distensive, che non lo affatichino. E' un digiuno della mente e del corpo.
Alla fine quali sono stati gli effetti? Come sono uscito da questa esperienza?
Oltre ad aver perso 2 kg, ed aver quasi raggiunto il mio peso forma, le mie figlie che mi hanno visto appena rientrata, hanno notato una pelle più morbida, occhi più bianchi, una viso più radioso.
Oggi, sento di avere un nuovo legame col cibo, mi viene da dire di maggiore rispetto. Mi fermo ad assapore le pietanze, mastico con calma e godo di ciò che sto mangiando.
Insomma un’esperienza positiva, che ho intenzione di ripetere appena il mio corpo mi dirà che ne sentirà nuovamente la necessità.

Panna vegan o panna classica

Questa Panna vegan  sostituisce completamente quella del supermercato e da quando ho imparato a farla non la compro più perchè velocissima e buonissima.
Semplicemente se voglio fare una panna classica (anche per i vegetariani) utilizzo il latte di mucca a lunga conservazione mentre se voglio fare una panna vegana uso il latte di soia (magari fatto da me!).

Ingredienti Ricetta

Proporzioni da rispettare per ottenere una panna vegetale densa e cremosa:

    1 parte (100 ml) di latte di soia
    2 parti (200 ml circa) di olio di semi (vanno bene tutti ma il più indicato è il semi di soia)

Preparazione Panna Vegetale Fatta in Casa

    Versare olio e latte di soia in un robot da cucina e frullare fino ad ottenere la consistenza desiderata.    Trasferire la panna vegetale in una ciotola, coprire con la pellicola trasparente e lasciar raffreddare almeno un’oretta.
Consiglio:
Se si desidera preparare dei cibi salati con la panna vegetale (es. insaporire paste o realizzare sughi), consiglio di utilizzare latte di soia autoprodotto e non dolcificato. È comunque possibile utilizzare latte di soia preconfezionato e dolcificato: in questo caso, però, la panna vegetale si adatta alla preparazione di dolci.
Per gli amanti della panna dolce, consiglio invece di miscelare latte di soia e olio con un cucchiaio di zucchero a velo!

domenica

Fare del bene aiuta a star bene.

Questo è dimostrato anche da ricerche recenti.
Io stessa nel mio piccolo mi rendo conto che  quando faccio del bene agli altri ciò fa star bene anche me stessa e le buone azioni verso il prossimo hanno un effetto benefico sulla mia salute.
 Il miglior modo, ma non di certo l’unico, per fare del bene alle altre persone, in particolare a quelle più bisognose di aiuto, è il volontariato ed io faccio molto volontariato all'interno della mia associazione e della mia Chiesa.
Ma non solo.
Anche donare delle cose che non mi servono più portare molto benessere a se' stessi ed agli altri.
Con la Chiesa Valdese abbiamo organizzato una raccolta di indumenti usati e quindi poi la distribuzione ai più bisognosi ed io ho avuto l'onore di creare il contatto.
Ma il contatto migliore è quello avuto con un commerciante della bassa veronese che invece di buttare le verdure di seconda scelta le dona alle associazioni o Chiese che aiutano i  poveri.

Poi ho trovato un altro strumento impensabile: Facebook!
Esistono diversi gruppi come «Te lo regalo se lo vieni a prendere» così come gruppi di baratto o di scambio di doni anche nella mia zona che ho provato e che funzionano.
 In realtà basta poco per aiutare gli altri e, in questo modo, star meglio con se stessi.
Propio oggi ho donato un divanetto di mia nonna e qualche giorno fa ho donato un tavolo rotondo con sei sedie! E' stato un piacere aver pensato che quegli oggetti ancora buoni non sono stati buttati in discarica ma utilizzati ed hanno ancora tanta vita davanti!
Chi compie delle buone azioni è in grado di vivere la vita in maniera più positiva, allontanando così negatività e soprattutto stress, una fra le principali cause di malessere nella nostra epoca. Le buone azioni sono quelle azioni gentili, come ad esempio aiutare il vicino di casa se quest’ultimo dovesse averne bisogno, oppure aiutare una persona anziana in difficoltà nel salire le scale o nell’attraversare la strada. Destinatari delle buone azioni non devono essere soltanto persone che appartengono alla nostra cerchia di conoscenze, ma anche perfetti sconosciuti.

Donare, quindi, non significa dare agli altri esclusivamente soldi, ma anche fornire loro ciò che a noi non serve oppure che abbiamo di troppo, come ad esempio coperte e vestiti, oppure oggetti che non vengono più utilizzati.
Propio ieri una mia amicizia su Facebook mi ha scritto per sapere se avevo delle coperte  e dei guanciali ed io mi sono accordata per darglieli. Chi si trova in strada spesso soffre la fame poiché non può acquistare da mangiare: comprare loro del cibo e delle bevande li farà sicuramente star meglio. Il prossimo, però, non è soltanto la persona bisognosa, ma anche coloro che incontriamo tutti i giorni sull’autobus o in strada.

È sufficiente un pizzico di gentilezza e cordialità anche con gli estranei per regalare a tanti di loro un sorriso, in particolare a coloro che, raggiunta una certa età, sono rimasti soli. Nel periodo storico che stiamo vivendo possiamo senza dubbio affermare che la tecnologia ci abbia dato tanto sotto diversi punti di vista, ma ci ha anche tolto qualcosa e in particolare il senso di comunità. Per certi versi molti supporti tecnologici ci hanno isolato dagli altri, alimentando l’egoismo insito nell’essere umano. Un gesto di apertura verso il prossimo, dunque, può essere utile per riavvicinarci a chi ci sta vicino e più in generale agli altri.
Concludendo sono convinta che fare del bene diminuisce i livelli di stress delle persone e ridurre lo stress comporta diversi benefici importanti; quando si è stressati, infatti, il sistema immunitario si indebolisce e di conseguenza l’intero organismo risulta meno resistente e dunque più vulnerabile. Lo stress, inoltre, porta con sé un aumento della pressione a livello sanguigno e ciò incrementa notevolmente il pericolo di ictus e infarti, molto pericolosi per la salute e che possono portare anche alla morte.
Dunque vorrei ribadire questo semplice concetto: le buoni azioni aiutano non solamente chi le riceve ma anche chi le compie, poiché a trarne giovamento è in primo luogo la salute. Per questo bisogna cominciare sin da subito a fare del bene e le buone azioni si potrebbero consigliare alle persone stressate, visti gli effetti benefici che sono in grado di portare da questo punto di vista. Io consiglierei a tutti di  continuare a fare del bene, poiché si tratta di un rimedio completamente naturale per il proprio benessere




mercoledì

Con un'alimentazione vegetariana si risparmia

Sono due anni che sono vegetariana.
Non bevo più latte, uso pochissime uova ma uso il miele e quindi non mi posso definire vegana.
Ho trovato molti miglioramenti nella mia salute da quando ho cambiato alimentazione anche perchè cerco di avere un'alimentazione salutista (ho eliminato caffè, fritti, formaggi grassi e burro).
Sono partita in modo graduale eliminando come prima carne il maiale e gli insaccati poi sono passata alla carne rossa ed infine la carne bianca.
Ho trovato un grande beneficio eliminando il latte, il burro ed i formaggi grassi ma mi considero ancora una donna che sta facendo un percorso per mangiare sempre meglio. 
Seguo molto la cucina della dott.ssa Kousmine ( http://www.kousmine.net/) ho letto ed ho messo in pratica i suoi insegnamenti e le sue ricette alimentari.
Come alcuni vegetariani non rinuncio ad alcuni tipi di pesce poichè contengono omega3 ed alla mia età ho prima di tutto un obiettivo di sana alimentazione.
Ammetto quindi senza vergogna che il mio primo desiderio è quello di vivere a lungo  e poi arriva anche l'amore per la natura e per tutti i suoi abitanti.
 Ce la voglio mettere tutta per vivere a lungo cambiando stile di vita non solo perchè mi piace vivere ma anche perchè  con tutti quei contributi che ho versato voglio godermi la pensione e vivere serenamente.
Le Istituzioni dominanti e la pubblicità consumistica fanno di tutto perchè tu muoia presto a causa di  tutti quegli agenti inquinanti che respiriamo, veleni che mangiamo, stress e pensieri negativi che ci rovinano lo spirito.
Non vogliono che tu arrivi alla pensione perchè così costi allo Stato anche perchè ormai i miei contributi versati se li sono già mangiati tutti e non hanno più niente da restituirmi!
Ma io li voglio fregare vivendo, con poco, ma di rendita.
Inoltre, altro aspetto da non sottovalutare è che con un'alimentazione vegetariana, si risparmia! Mangiare vegetariano è conveniente anche dal punto di vista economico, rispetto a un'alimentazione onnivora, il che non è poco! Facendo un po' di calcoli sul costo degli ingredienti di un menù vegetariano e un menù onnivoro per un'intera settimana ho calcolato circa un  risparmio del 25% !
Lo sapevano bene le nostre nonne e lo sanno molto bene anche i nostri cari commercianti che ci pubblicizzano la carne come un alimento sano. Non è così!
Probabilmente la leggenda permane perché di solito il confronto si fa, anziché tra due menu equiparabili vegetariano e onnivoro, tra un menu vegetariano a base di ingredienti tutti biologici e con molti piatti pronti o cose "strane" e costose, e un menu onnivoro invece a base di ingredienti non biologici e senza piatti pronti. Cosa ovviamente irragionevole.

Ma se ragioniamo con la nostra testa è facile capire che cereali e legumi, che sono la base dell'alimentazione vegetariana (anzi vegana), sono meno costosi di carne, pesce, crostacei, e formaggi.
C'è anche da aggiungere che non è matematico che il vegetariano sia  sempre sano perchè dipende molto da come si cuociono i cibi.
La dott.ssa Kousmine ha una serie di attenzioni e cure che lei stessa ha sperimentato scentificamente e che vanno bene anche oggi( http://www.kousmine.net/).
Attenzione e cura che mi hanno portato da una vita con innumerevoli disturbi sanitari ad una vita sana ed equilibrata senza "ingrassare " le industrie farmaceutiche.

lunedì

Se smetto di comperare cose inutili... quanto posso risparmiare?

E' già da più di due anni che sto cercando di ridurre le spese, con l'obiettivo di risparmiare, per poter comprare la casa di mia nonna e non pagare più l'affitto.
E' una casa molto grande circondata da un bellissimo giardino ed un ambiente agricolo.
Davanti ha un' importante strada che porta in tangenziale e mi permette di andare velocemente al lavoro oppure in città.
L'anno scorso io e mio marito abbiamo raggiunto l'obiettivo «casa» ed abbiamo traslocato  caricandoci di un mutuo di 30 anni ed un prestito di cinque anni per la ristrutturazione.
Ripensando al passato mi rendo conto di quanto è cambiata la mia vita, in questi ultimi tre anni.
Allora compravo molti più oggetti quali scarpe, vestiti, creme, sigarette (poi ho smesso di fumare), telefonini ultra moderni per me e le mie figlie, avevo un’automobile che mi costava molto sia  per le riparazioni che per la benzina che consumavo.
Ero una perfetta consumatrice che si beveva volentieri durante il giorno 3 o 4 caffé al bar ed aperitivi nel tardo pomeriggio. Tutto questo era diventato per me un'abitudine irrinunciabile.

Tutto questo però mi portava a finire i soldi già alla terza settimana del mese ed avevo sempre il conto in rosso. Era uno stile di vita che si rivelava sempre più insostenibile.
L'ansia e la frustrazione per la difficoltà di arrivare a fine mese, era enorme.
Poi, arrivata la consapevolezza che “non me lo potevo più permettere” ho deciso di smettere di sperperare il mio povero stipendio.

Le mie condizioni economiche da quando mi ero lasciata con la mia compagna erano precipitate.
Con difficoltà, ma con coraggio, ho dimostrato a me stessa di essere in grado di sapermi adattare ai nuovi limiti che la vita mi imponeva.
Mi ero indebitata ed era arrivato il momento di voltare pagina e risalire.
Oggi dopo tre anni le cose sono cambiate ed il mio stato d'animo è molto più sereno.

Ma è stato davvero un dramma riuscire a rinunciare al superfluo? In realtà no, anzi, è l’esatto opposto poiché una volta tolte di mezzo le spese inutili ho avuto finalmente modo di spendere le poche risorse a mia disposizione in maniera più mirata, utile ed efficiente. Voglio fare un esempio.
Spesso non ci pensiamo ma smettere di bere un caffè al bar tutti i giorni può voler dire oltre 400 euro all’anno extra in tasca, io bevevo circa 3 o 4 caffè al giorno quindi nel mio caso si parlava di  oltre 1.200 euro all'anno.
Così anche per il pacchetto di sigarette (tra l’altro particolarmente nocivo per la salute), smettere si è tradotto in un risparmio annuo di circa 1500 euro.
E poi, altro esempio mi sono chiesta: era davvero necessario spendere soldi per il quarto paia di scarpe se ne avevo già tre con molta altra vita davanti?
E cosa dire di quando spendevo soldi inutilmente per l’acquisto di prodotti od oggetti ultra moderni che alla fine dei fatti hanno le stesse funzioni dei “prodotti vecchia maniera”, o di quando spendevo soldi per oggetti inutili che poi passata l'euforia del momento dimenticavo di avere?
Fortunatamente non spendevo soldi per il Superenalotto perchè non ho mai pensato che  questo possa trasformarsi in un investimento utile per il futuro ma quanti consumatori accaniti come me l'hanno fatto?

Quindi in questi ultimi tre anni ho eliminato tutto quello che ho ritenuto superfluo per vivere. Se quindi oggi elimino altre cose inutili, se smetto di comperare giornale, cornetto, cappuccino, gratta e vinci, aperitivi, snack ecc... quanto posso risparmiare? E quanta roba posso tagliare senza diventare un emarginato sociale?
Ho iniziato quindi a stilare un bilancio familiare che mi permettesse la valutazione di tutte le mie uscite.
In questo modo, ho sanato il mio bilancio familiare passando da un conto in passivo ad un conto in attivo.
Ora proseguiamo con questa decrescita felice familiare.
Vi terrò informati con questo blog.

mercoledì

«non ci vado! Questo è un tuo sogno non il mio! »

Ho ormai 53 anni e vivo in un paese del nord Italia. Studi umanistici, un diploma magistrale, un attestato di programmatore tecnico e poi attestati vari nell'attesa di trovare un lavoro.
Durante la scuola e dopo il diploma ho iniziato con qualche lavoretto saltuario nel mondo agricolo prima nella lavorazione delle mele e poi come segretaria di una cooperativa agricola.
Finalmente nel 1988 una «vera e stabile assunzione». Ho vinto un concorso pubblico e ho avuto l’illustre contratto a tempo indetermina. Felicissima mi sono sentita sistemata!

Ho trascorso  ventotto lunghi anni da impiegata in una grande azienda sanitaria e nel frattempo mi sono sposata per ben due volte ed ho avuto due bellissime figlie.
Oggi mi trovo  con uno stipendio da 1300 euro al mese poichè sono riuscita ad ottenere un par-time verticale così da rimanere a casa tutti i lunedì dal lavoro.
 La mia si può definire una vita “normale”, con un lavoro “normale” e una routine “normale”, anzi in un periodo di crisi come questo sono una donna fortunata. Fino a qualche anno fa stavo abbastanza bene, ed ero tranquillamente rassegnata a lavorare fino al momento della pensione, poi ho cominciato ad essere sempre più insofferente.
Oggi, grazie a un momento di illuminazione (o di pazzia) ho deciso di cambiare vita e di dedicare tutte le mie energie per fare in modo di smettere di lavorare, per godermi alcuni anni della mia vita libera, per coltivare le mie passioni e scegliere ogni giorno come impiegare il mio tempo.
Mi sento sempre più schiava del lavoro e penso che questo lavoro mi ha dato sì uno stipendio ma mi ha tolto molti momenti importanti della mia vita che avrei voluto dedicare alla famiglia.
Così è successo che navigando su internet ho letto di storie come Francesco Narmenni e Stefania Rossini ed ho provato molta ammirazione nei loro confronti.
Loro sì ce l'hanno fatta!
Voglio lasciare il mio lavoro e per fare questo devo programmare la mia uscita dalla schiavitù fra cinque anni. Prima devo crearmi le basi per sopravvivere senza stipendio fino al giorno della pensione.
Ad un certo punto mi sono resa conto che la mia vita è solo l’insieme di azioni automatiche che faccio senza chiedermi perché, o solo perchè mi sono state ordinate dalla mia responsabile.
Ho visto troppe ingiustizie, mobbing, sotterfugi e bocconi amari mandati giù cercando di farmi una corazza per sopportare tutto, per continuare a restare qui in questo posto.
Mi sono creata delle passioni fuori dal lavoro ma il problema è sempre quello  «odio il mio lavoro e lo faccio solo per avere dei soldi  il 27 del mese» .
Oggi è stata più dura delle altre volte!
Mia figlia ieri ha partecipato alla selezione (scritta) per frequentare un corso per operatore socio sanitario (OSS). E' stata ammessa all'orale.
Questa mattina doveva fare l'orale ma mi ha detto:
 «non ci vado! Questo è un tuo sogno non il mio! Io voglio seguire i miei sogni e trovare il mio lavoro, anche se precario e mal pagato ma voglio fare un lavoro che mi appassiona.» 

Una ragazza così giovane mi ha dato una lezione di vita.
Una vita affrontata senza spirito critico, senza passione, senza entusiasmo non può essere vita, deve per forza esistere un modo di vivere diverso, fatto di consapevolezza e libertà decisionale.
Alla mia età non c'è più tempo per aspettare.
Mi sono data quindi 5 anni per cambiare vita e smettere di lavorare prima di arrivare alla pensione. La mia pensione la vedrò a 68 anni!
Ma mi vedete voi girare per l'ULSS a 67 anni? Neanche con una badante ce la potrò fare!
Ora sembra che non mi manchi nulla, penso quindi di essere stata fortunata ad aver avuto un improbabile momento di lucidità durante il quale mi è parso assolutamente chiaro quanto fosse drammatica la condizione di schiavitù mentale in cui stavo.
Ci voleva mia figlia per far emergere il bisogno di stravolgere tutto, rilegare il lavoro all’ultimo dei miei pensieri, e fare di tutto per vivere una vita libera, coltivando le mie passioni e scegliendo ogni giorno come impiegare il mio tempo.
E' arrivato il momento di iniziare!

lunedì

inizio: mancano 1815 giorni a quando mi licenzierò dal lavoro!

Ho deciso di iniziare questo conto alla rovescia.
L'ho detto a Raffaele e poi alle figlie.
Voglio smettere di lavorare.
Secondo le leggi attuali io dovrei andare in pensione a 68 anni!
Non ce la faro' mai! Questo vuol dire morire prima di arrivare al giorno del pensionamento oppure andare a lavorare con la badante ... mi spiace ma non ci sto!
Quindi, parlando con Raffaele , abbiamo concordato che smetterò di lavorare fra cinque anni cioè quando avremo finito di pagare il mutuo.
Già questo pensiero mi solleva l'anima e mi fa stare meglio.
Quest'anno faccio 53 anni e fra cinque anni avrò 58 anni.
Mi sembra un'età ragionevole per smettere di lavorare.
Se ascoltassi il mio istinto domani andrei dalla mia responsabile e le direi che da domani smetto di lavorare ma non lo posso fare.
Abbiamo un mutuo da pagare e molte spese da affrontare e poi con che vivo?
Devo mettere via un po' di soldi per affrontare 10 anni senza stipendio.
Devo fare tutti i miei calcoli e valutare bene.... ma ora mi sento di partire per raggiungere questo mio obiettivo.
Un abbraccio

giovedì

Diario di tre giorni di digiuno

Uno dei miei disturbi sanitari più fastidiosi sono i diverticoli che ogni tanto si infiammano.
Sicuramente per stress e nervosismi vari avuti durante il giorno che poi mi portano a mangiare in modo disordinato ed irritante per il mio intestino.
Per questo la mia dottoressa mi ha dato 5 giorni di malattia. Ho deciso di curarmi secondo il metodo della dottoressa Kousmine che in passato ha portato dei risultati miracolosi.
Il digiuno di tre giorni
La dottoressa Kousmine consiglia di iniziare la dieta con un digiuno di sei giorni, essendo la mia prima volta io voglio provare con tre giorni. Serve a svuotare completamente l'intestino e prepararlo a rinnovare la sua flora batterica; ed anche a stimolare l'organismo, depurandolo nello stesso tempo da intossicazioni e acidità.
PRIMO GIORNO:
Voglio tenere un diario dei miei 3 giorni di digiuno per diventare più determinata a non cambiare idea alle prime difficoltà. Ho avvisato inoltre tutti in casa che per sei giorni non farò da mangiare anche perché, ormai mi conosco e so' che con i profumi del mangiare è per me impossibile non mettere in bocca qualcosa.
Secondo la dottoressa Kousmine
Il digiuno kousminiano non è totale. La persona  può consumare:
    un bicchiere da bibita (200 cc) di succo di frutta fresco a colazione;
    altrettanta quantità di succo di verdure a mezzogiorno
    altrettanto di succo di frutta o succo di verdure alla sera
    acqua in quantità leggermente più abbondante del normale (circa 2 litri).
    Avvertenza: i succhi devono essere freschi (appena spremuti) e senza polpa. Se non si ha la centrifuga, si possono fare spremute di aranci o pompelmi per tutte le tre dosi giornaliere.
Forse sarebbe meglio fare tre giorni con acqua distillata ma è anche vero che per la mia prima volta, per ragioni psicologiche, il digiuno come consigliato dalla Kousmine può essere emozionalmente più facile.
Inoltre la dottoressa consiglia che  il digiuno sia preceduto da un paio di pasti ricchi di fibre:
meglio se a base di soli ortaggi epochi cereali integrali.
Per questo ieri sera ho mangiato una bella zuppa (apprezzata anche dagli altri familiari) ricca sia di verdure che di legumi e riso farro ed orzo.
  L'importante è  la disciplina, il non mangiare niente oltre questi tre pasti liquidi.

Già ormai da tempo ho troncato l'abitudine di "mangiucchiare,", di aprire il frigorifero più volte al giorno per "spizzicare" qualcosa.
Già da tempo evito durante il  giorno, le caramelle, i dolci, i cioccolatini, i biscotti, il caffè e cose di questo tipo. Bevo solo Thè quando voglio dare un po' di sapore all' acqua.
Oggi mi aspetta un periodo di grande tranquillità in cui neanche gli organi interni dovranno lavorare, eccezion fatta per quelli vitali.
Fame “zero assoluto”.
Sento una sensazione ormai conosciuta nel colon. Un pizzicorino nella parte parallela al diaframma.
Ho anche evacuato, che mi avevano detto poteva essere un problema ed ho quindi  eliminato in fretta scorie nocive di cui non ho bisogno.
La lingua e’ bianchiccia.
Sento allentarmisi la tensione nel collo e nel cervello come se qualcosa smettesse di “tenere duro”. Percepisco un lievissimo mal di testa, per il resto tutto nella norma. So' che tutti questi segnali non sono negativi, ma solo normali manifestazioni della trasformazione che il digiuno opera nell'organismo.


Secondo giorno:
Ieri è andata abbastanza bene.
Sono stata lontano dalla cucina per tutto il giorno ed ho cercato di fare alcuni lavori in casa scegliendo altre stanze, fare una passeggiata con il mio cagnolino, leggendo e scrivendo con il PC. Solo nel tardo pomeriggio ho fatto la lavastoviglie  ed ho fatto una frittata per mio marito e mio genero, con dei pomodori conditi con la rucola olio e sale, poichè le figlie erano andate a mangiare con il loro papà.
Giuro che non ho mangiato niente di solido!
Mi sono fatto il mio brodino e l'ho messo in una bella tazzona (circa due bicchieri).
Poi di corsa (questo vizio dell'essere sempre in ritardo non riuscirò mai a perderlo!)  in città per un culto ecumenico nella Chiesa Valdese ed una bella passeggiata per le vie del centro.
Non è stato facile! questo è vero ma ho cercato di pensare a tante altre cose, che non siano il mangiare e sono soddisfatta di me stessa.
Oggi è stata una giornata buona, con movimenti lenti ma ho pulito la camera e le scale del condominio poi mi sono fatta 2 spremute d'arancia a distanza di un'ora l'una dall'altra e nel pomeriggio sono andata dal meccanico.
Il momento peggiore è stato l'ora di cena  Elisa era al lavoro e ho chiesto ad Antonio se faceva lui da mangiare anche per Raffaele.  Loro hanno deciso pero' di ordinarsi una pizza ed io ho fatto degli spaghetti in frittata senza uovo bistecca e patate.
Il problema è stato quando è arrivata la pizza che ho sentito quel profumo buonissimo che mi chiamava invitante. Così ho deciso di andare a prendere la Elisa in anticipo e sono uscita.
Ora a conclusione della giornata dico che un po' di stanchezza la sento ed un po' di dolore alle gambe ma ho trascorso comunque una buona giornata.

terzo giorno:
Un po' di stanchezza lo sento ma comunque sono molto attiva, sono andata in posta, a comprare una tenda per la doccia e altri accessori per la casa ed al supermercato. Lì è stata una vera tentazzione! Sapevo che non bisogna andare  al supermercato con la fame ed oggi ne ho avuto la prova. Istintivamente sentivo il desiderio di riempire il carrello con tutto quello che c'era in offerta e nonostante abbia rimesso al loro posto alcuni alimenti che ragionando  so' che non mi servivano. Mancava poco che mi prendevo anche il profumo per la lavastoviglie che ho giurato a me stessa non avrei mai preso.
Il cibo che pensavo potesse rimanermi indifferente è diventato sempre più un desiderio quasi ossessivo. I profumi mi attraggono, inebriano la mia mente e scatenano la mia fantasia su come cucinarli.
 Mi chiedo se come prima volta possa bastare.
Tre  giorni senza introdurre nel mio organismo niente al di fuori di liquidi a temperatura ambiente mi hanno permesso di capire  i poteri del mio corpo che non conoscevo. Potrei tranquillamente proseguire ma non vorrei che cambiasse qualcosa da un punto di vista psicologico. Quindi questa sera sarà l'ultima sera di digiuno e domani inizia la fase di recupero… Non sarà un abbuffata ma seguirò i suggerimenti della dott.ssa Kousmine che consiglia di iniziare con una mela.
primo giorno dopo il digiuno: una mela a colazione, un'altro frutto a metà mattina, insalata di verdure miste con olio e limone a pranzo e cena
E' propio vero che ogni tanto, il corpo ha bisogno di una pausa. Non gli manca l’energia di riserva! Gli manca il tempo per fare pulizia! È sempre occupato a digerire… mangiamo troppo, e spesso gli alimenti sono ricchi di calorie vuote, ovvero povere di nutrimenti essenziali, piene di zuccheri che si bruciano in fretta e di grassi che il nostro organismo ha difficoltà a gestire, ad assimilare ecc. Risultato: ci intossichiamo! E come un’automobile a cui non si fa mai il controllo dell’olio, a cui non si cambiano mai i vari filtri, in cui, per giunta, si mette del carburante di cattiva qualità, invecchiamo male!

Questo digiuno semplice da fare me lo voglio proporre di tanto in tanto,  è come se mi proponessi una super-revisione. Solo che non devo fare nulla: sono in grado da sola di “restaurarmi”, di espellere le scorie e le tossine, di riparare i tessuti danneggiati. Perciò, basta poco per volersi bene, insomma, ogni cambio di stagione digiunare!
QUESTO BLOG NON E' UNA TESTATA GIORNALISTICA: VIENE AGGIORNATO CON CADENZA CASUALE A SECONDA DEGLI UMORI DELL'AUTRICE. PERTANTO NON E' E NON VUOLE ESSERE UN PRODOTTO EDITORIALE, AI SENSI DELLA L. 62 DEL 07.03.2001, BENSI' UN SEMPLICE DIARIO PERSONALE E CONDIVISO DI CHIACCHERE IN LIBERTA'. Ogni persona o luogo citato nei post/racconti del diario è da considerare frutto di fantasia e se corrisponde a persone o fatti accaduti ciò è puramente casuale.